L’inizio alla vita, 1902 ca.
Michelangelo Monti (Milano 1875 – Torino 1946)
L’inizio alla vita
1902 ca
bronzo
cm 130 x 60 x 180
Alla Quadriennale torinese del 1902 Monti presenta l’opera L’inizio alla vita, gruppo in gesso di impegno sociale, esposto nella stessa sala in cui Pellizza da Volpedo esponeva il Quarto Stato.
Per quest’opera impiega come modelli i fratelli minori Leonardo e Antonietta, ottenendo un grande successo di critica. Di questa opera, mai fusa prima, sono state realizzate in contemporanea due esemplari, uno per la Toro Assicurazioni e uno per la famiglia Monti. Le due fusioni sono state eseguite dalla Fonderia De Carli di Volvera. Il gesso originale e la copia della famiglia Monti sono conservati nel Museo della Scultura di Montevarchi (Arezzo).
Michelangelo Monti studia inizialmente all’Accademia di Brera, poi trasferitosi a Torino, nel 1896 frequenta l’Accademia Albertina. Autore di busti, monumenti funerari e straordinario modellatore di nudi femminili, dopo una partenza in cui risente del pittoricismo lombardo, si accosta in seguito a forme meno decorative e maggiormente plastiche.
Fu grandemente apprezzato a Torino come ritrattista della borghesia medio-alta, intellettuale e imprenditoriale, ma soprattutto come elegantissimo autore di piccoli ritratti da salotto a figura intera, un genere poco praticato nella città sabauda dai suoi contemporanei. Partecipò a varie collettive a livello nazionale e fu anche autore di diversi monumenti dedicati alla Grande Guerra.
La sua opera più nota è il Toro rampante, che nel 1930 esegue come simbolo della compagnia Toro Assicurazioni. Nel 1999, la nipote Maria Celeste Monti deposita presso il Comune di Montevarchi 156 opere facenti parte della gipsoteca dell’artista, destinandole alla collezione permanente del costituendo Cassero per la scultura italiana dell’Ottocento e del Novecento.